I pellegrini che affollano la grotta di Amarnath, in India, trovano che il sacro Lingam,
il "fallo" di ghiaccio del dio Shiva, una delle principali divinità indù,
sia troppo piccolo.
Il dubbio è che la colonna di ghiaccio non sia un'opera divina ma umana.
Il governo del Jammu e Kashmir ha aperto un'inchiesta, con esperti che analizzeranno la
famosa e venerata stalagmite di ghiaccio.La protesta è nata da quando moltissimi dei quasi 150mila pellegrini hanno fatto notare che il "Lingam" era diventato troppo piccolo rispetto agli altri anni.
La colonna di ghiaccio nella grotta di Amarnath misteriosamente aumenta e diminuisce con le fasi lunari. L'improvvisa riduzione potrebbe essere spiegata, è una delle ipotesi, per il riscaldamento globale della terra. Più fa caldo, più il "Lingam" si riduce. Per ovviare al problema, qualcuno ha aggiunto della neve fresca. La soluzione non è piaciuta alle autorità che hanno deciso di vederci chiaro.
La commissione di esperti, guidata da un ex giudice in pensione dell'Alta Corte, avrà un mese di tempo per dare i risultati dell'inchiesta: se il fallo sia di natura divina. Il culto del sacro "Lingam" è molto diffuso tra le giovani coppie, che affrontano l'impervia scalata per chiedere fertilità. Temono l'inchiesta i portatori, i proprietari di somari e i negozianti improvvisati lungo il percorso sacro. Se si scoprisse che il fallo di ghiaccio è stato fatto da uomini, il numero dei pellegrini crollerebbe drasticamente. E con loro i guadagni.